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“Vi affido il mio cane, gli lascio un peluche perché non mi dimentichi”: l’ultima coccola di un bimbo al suo cucciolo



“Papà lo picchia e lo maltratta. Per questo vi lascio il mio cane, insieme a un peluche perché non si dimentichi di me”. Firmato Andrés, 12 anni, nella letterina trovata lo scorso febbraio insieme a un cagnolino lasciato dentro a una scatola con un pupazzetto fuori dal rifugio Xollin a Tecamac, Città del Messimo.

E’ evidente, dalle parole del bambino, tutto lo strazio di un gesto che appare obbligato: “Mi chiamo Andrés e ho 12 anni. Io e mia mamma – è scritto nel biglietto che accompagnava il cane abbandonato – abbiamo deciso di affidarlo a voi, all’insaputa di mio padre che aveva intenzione di venderlo. Lo maltratta e lo prende a calci. Una volta lo ha preso a calci talmente forte che ha ferito la sua coda”, si legge sul foglio. “Spero che possiate aiutarlo e prendervi cura di lui. Gli ho lasciato un peluche perché non mi dimentichi“.

La foto del ritrovamento del cucciolo nel suo scatolone e della letterina è stata postata su Facebook dagli operatori del rifugio. Il cagnolino, chiamato René, ha ottenuto centinaia di richieste di adozione. Per ora rimane in canile, dove non si separa mai dal suo peluche. La speranza è che il bambino torni a trovarlo, o che nel frattempo René superi il trauma dell’abbandono per poi lasciarsi amare da una nuova famiglia e per sempre.

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