Un cucciolo usato per far da preda di allenamento per i cani da lotta clandestina, poi gettato in discarica una volta allo stremo delle forze. E’ accaduto al piccolo Liam, che però ha avuto l’opportunità di potersi salvare perché tra i rifiuti lo ha trovato Melanie Pafford, operatrice della Fondazione Streetdog. Era lì con l’espressione rassegnata, neppure guardava la donna che gli si stava avvicinando dolcemente. Era come deciso a lasciarsi morire nella spazzatura, come spazzatura. Del tutto passivo.
La signora Pafford ha deciso altrimenti. Esperta com’era nel recupero e soccorso di cani in difficoltà, ha raccolto il cagnolino, per niente aggressivo malgrado tutto, e lo ha portato dal veterinario. Era ancora pieno di ferite da morso, il povero cucciolo, e per prima cosa sono state curate quelle, così che non facessero infezione. Poi è stata avviata la riabilitazione che ha accompagnato il cane verso nuovi equilibri di fiducia, salute, benessere.
Non è stato semplice, ma pian piano sulle cicatrici del corpo è ricresciuto il pelo mentre su quelle dello spirito si attaccavano i cerotti dell’affetto. Il cucciolo pian pianino ha iniziato a credere di valere qualcosa anche lui, di essere meritevole di attenzioni amorevoli. Il suo recupero è passato da un peluche arancione, un balocchino da cui non si separava mai e che ha fatto da tramite, all’inizio, per la costruzione delle prime relazioni sane della sua vita. Alla fine era pronto a una famiglia adottiva, che è arrivata. E per Liam, il cucciolo della discarica, si sono aperte le porte della serenità.