L’hanno legata a un palo e hanno aperto il fuoco. Hanno usato il cane Maggie come bersaglio per provare la nuova pistola a pallini. Accadeva in Medio Oriente, e quella povera cagnolina è poi stata trasferita in Inghilterra, dove a occuparsi di lei c’era Kasey Carley, una comportamentista cinofila. Quando è arrivata, Maggie portava i segni di almeno 200 ferite di arma da fuoco. Uno strazio, per il povero animale.
Alcuni pallini avevano devastato un orecchio. No, non glielo hanno curato: glielo hanno strappato via. Stessa cosa con gli occhi. Gli spari le hanno poi frantumato la mandibola e fatto perdere i cuccioli che portava in grembo. Il cane ha mostrato però da subito un’indole amorevole, sempre in cerca di coccole.
Kasey, che ha finito con l’adottarla, ha fatto leva su quello: sulla sua propensione all’amorevolezza verso gli umani. Così l’ha riscattata. Maggie ancora ha spesso incubi e urla di notte. Ma la sua vita attuale scorre serena. In casa, ma anche fuori. Infatti, adesso è un cane terapeuta e lavora con gli anziani e in progetti contro il bullismo. Lei che ne è stata così duramente vittima, sa bene cosa significa. La sua storia è anche divenuta un libro: Maggie the Wunderdog.