Ai comandi dei superiori tra “seduto”, “vieni” e “zampa” rispondeva alla perfezione, dunque perché non far trascorrere al cane di razza rottweiler trovato smarrito per le vie di Borgo Val di Taro una notte da carabiniere onorario? E’ accaduto proprio così. Erano le 22,30 ormai, quando i carabinieri della compagnia locale si sono accorti di un cagnolone che si aggirava solin solino e senza neanche il collare per le vie del paese.
I carabinieri lo hanno subito riconosciuto come un rottweiler. Grosso per di più. Così, per tutelare sia il quattro zampe che le persone, si sono avvicinati con l’auto di servizio. Il cane, anziché scappare, si è accucciato. Forse lo sapeva da sé di aver bisogno di aiuto, tutto solo nella notte. Quando i carabinieri sono scesi si è lasciato accarezzare mettendosi vicino. A quel punto i militari si sono sentiti abbastanza sicuri del fatto che quello fosse un cane di casa, e che forse fosse scappato perdendosi.
Segnalazioni però non ce n’erano. Così i carabinieri hanno contattato il servizio veterinario che si è reso disponibile solo per la mattina successiva. E allora, la decisione: cane adottato e arruolato fino all’arrivo o dei veterinari o del proprietario. Unico piccolo particolare: c’era da portare il cane in caserma. Di convincerlo a salire sull’auto non c’era verso. Così uno dei carabinieri di pattuglia si è incamminato a piedi, a quel punto seguito dal grosso cane, mentre il suo collega li scortava in auto.
Una volta in caserma, il cane è stato dissetato e sfamato. A quel punto era distrutto, e si è addormentato accuciato ai piedi del carabiniere in servizio tenendogli compagnia per tutta la notte. Quando il veterinario è arrivato, il mattino successivo, la lettura del microchip ha consentito di risalire al proprietario, che nel frattempo stava cercando il cane all’impazzata. Aveva affidato il suo cane a una parente, e lui visto il cancello della villetta aperto era sgattaiolato via perdendo l’orientamento.