Un allevamento sequestrato da mesi e, all’interno, 600 cani bloccati con scarsità di cure, cucce, cibo e assistenza. Ad accendere i riflettori sulla situazione di stallo che mina il benessere di tanti quattro zampe sono con una nota congiunta Enpa, Lav, Lndc, Animal Protection e Oipa. Le associazioni parlano di situazione “drammatica” e prospettano “l’imminente esaurirsi delle risorse economiche e la lentezza nelle sterilizzazioni”.
Nell’allevamento dell’Anconetano “è presente un grave focolaio di brucellosi canina, la situazione per la maggior parte degli oltre 600 cani ancora detenuti al suo interno è a tutt’oggi grave”, spiegano le associazioni. “La situazione – riportano – resta allarmante. Cani ammassati, di molto eccedenti rispetto alla capienza della struttura. Ci sono 8-10 animali in poco più di un metro quadrato”.
Lo spazio è poco, e aggiungere cucce è impossibile. Intanto ci sono “cani a pelo lungo con piaghe da decubito poiché costretti a vivere sui propri escrementi, tanti altri cani destinati a vivere per lunghi mesi esclusivamente all’interno dei trasportini (fino a cinque insieme)”. Un girone infernale, dunque. E le associazioni chiedono aiuto. In fretta.