Il piccolo di casa Forman, Austin, 11 anni, era in cortile a far legna. Vicino a lui la golden retriever Angel, 18 mesi. Ma in quell’inverno canadese i due non erano soli. In agguato a pochi metri: un puma! Sì, uno dei predatori più feroci del pianeta era ad appena qualche passo e puntava dritto al bambino.
Il felino non aveva fatto i conti con Angel, che al balzo del gattone si frappose fra lui e il ragazzo. Finendo dritto tra le fauci del puma. A quel punto fu Austin a ricambiargli il soccorso chiedendo aiuto in casa.
“Aiuto – gridava – un puma sta mangiando Angel”. Mamma Forman in un baleno aveva allertato i soccorsi e un poliziotto che si trovava in zona arrivò fortunatamente in pochi minuti, abbattendo il puma con ancora il cane intrappolato tra le mandibole serrate.
Il povero Angel dovette essere tirato fuori dal puma a forza. Lo davano per spacciato, e invece no. Lì a terra, apparentemente esanime, dopo attimi interminabili dette un respirone e – dopo una scrollatina – rieccolo in piedi dirigersi verso il suo Austin per annusarlo e capire se stesse bene.
Constatato che il bimbo era in salvo si accucciò, semplicemente. I morsi erano profondi. Angel ebbe bisogno di cure ma si rimise. Per lei, nella ciotola, un’enorme bistecca premio per recuperare energie. La storia di devozione e amore ha fatto in poco tempo il giro del mondo, passando in poco tempo dalle testate locali fino addirittura alla Cnn.