Tripudio fra operatori e volontari al canile di Monza per l’adozione del cane che era lì da più tempo. Lui è Toby, e si trovava nella struttura gestita da Enpa da ormai cinque anni. Appelli su appelli ma nulla, per Toby non si faceva vivo nessuno.
Poi finalmente, quando ormai le speranze si facevano sempre più fievoli, ecco la svolta: “Un papà eccezionale che lo ha accolto e con cui pare stia andando tutto a gonfie vele“, esultano dal rifugio con tanto di comunicato stampa.
Del resto per Toby la dimensione domestica non è una novità. Caso mai lo è stata la solitudine del box dove era arrivato a giugno 2015 dopo la morte del suo proprietario di allora. “Molto diffidente, sia per problemi motivazionali dovuti a quel mix di razze orientali, chow chow e sharpei, che certo non facilitano gli approcci con gli estranei, sia per le esperienze passate – raccontano da Enpa Monza e Brianza – la relazione con lui è stata costruita giorno dopo giorno”.
Il percorso di Toby è stato guidato da un team di educatrici cinofile e sostenuto attraverso il Progetto Famiglie a Distanza. I progressi sono arrivati presto. L’adozione no. Poi ecco Francesco, alla sua prima esperienza di adozione di un quattro zampe: perfetto per Toby. Lieto fine, con il suo box nel canile ormai vuoto. Per i volontari la nostalgia curata con la contentezza di avergli trovato una casa.