Come cane e gatto? Magari. Infatti, se oggi il gatto Shortie sta bene ed è felice e sereno in una famiglia lo deve all’aiuto dell’anziano cane di casa Tanner. Tutto è cominciato quasi per caso, da uno stallo provvisorio di quel micino sfortunato finito in un rifugio della California e con la salute non proprio florida.
Il gattino trascorreva le sue giornate appallottolato nell’angolo più remoto di un box. Schivo e impaurito, forse per lo stress si è anche ammalato. A ritirarlo su ci ha pensato una trasfusione di sangue da un altro gatto. Dagli esami veterinari, però, Shortie dimostrava di non avere nessuna malattia particolare.
La volontaria del rifugio Mamie Maxwell decise di prendere in mano la situazione e portare Shortie a casa con sé, in maniera da farlo ristabilire del tutto e nel frattempo trovargli una buona adozione. Le cose sono andate in maniera diversa. In cuor suo il gattino particolare aveva già trovato la sua casa: quella di Mamie.
A fargli da maestro di vita familiare è stato il cane Tanner, l’anziano quattro zampe di casa. E’ stato il suo esempio a tirar fuori Shortie da sotto l’armadio, dove si era autoconfinato nei primi giorni. Sulle prime perplesso dalle attenzioni del micio che lo imitava in tutto per filo e per segno, alla fine lo ha accettato con sé prima sul divano e poi in tutti i momenti della routine familiare con le coccole e tutte le gioie e le comodità della vita domestica. Inseparabili.