Giandomenico è un trentenne calabrese che ha scelto la sua missione nella vita: aiutare i cani in difficoltà.
La letteratura ed il mondo del cinema sono ricchi di riferimenti ai legami indissolubili che si possono creare fra uomini e animali: nel romanzo “L’uomo che sussurrava ai cavalli”, poi trasposto per il grande schermo, il protagonista Tom Booker guarì il destriero Pilgrim e la padrona Grace, vittime di un incidente molto grave. Nel film con Kevin Costner, “Balla coi lupi”, tratto dall’omonimo racconto, il tenente John Dunbar divenne amico di un lupo, che lo nominò «Due calzini» per le sue caratteristiche zampe anteriori bianche.
Tante sono le persone che si sentono complete in compagnia degli animali più che delle persone, perché riescono ad entrare in completa empatia con loro, instaurando un rispetto reciproco e quindi mettendosi alla pari con il proprio animale.
Questa è la storia di Giandomenico che riesce a “sussurrare ai cani”. Massiofisoterapista, con una grande passione per la natura, ospita una quarantina di cani randagi che ha salvato da fame, freddo e malattie. Il giovane li ha raccolti dalla strada o per boschi, valli e dirupi. Quando questi animali sono stati trovati erano estremamente magri, spaventati, confusi e diffidavano dall’uomo per paura, a volte divenendo aggressivi. Allora li ha presi con sé, ha dato loro cure, cucce e libertà portandoli nella sua campagna.
La capacità di questo ragazzo è riuscire a comunicare con loro, facendoli avvicinare nonostante le loro paure e diffidenza verso gli umani.
Tutte le mattine Giandomenico, va dai suoi cani, tenuti in un recinto a prova di cinghiale; li abbevera, si ferma a “dialogare” con loro e fra coccole e parole, i cani sembrano proprio comprenderlo e ringraziarlo di tutto quello che fa per loro.
Photo credits: corriere della Calabria