La neve fuori è alta. Il caminetto dentro casa langue, la legna è agli sgoccioli. Così Bob, pantofole e pigiama tanto sarebbe stata questione di un attimo, esce alla catasta in giardino per approvvigionarsi di ceppi. Scivola sul ghiaccio. La caduta è pessima: Bob si rompe il collo e rimane paralizzato a terra. Grida, ma la sua abitazione in Michigan è isolata. Nessuno lo sente.
Quasi nessuno: lo sente infatti il suo cane, la golden retriever Kelsey che nel frattempo lo attendeva acciambellata sul divano. Kelsey non ci pensa un attimo: si precipita fuori e, capita la situazione, in quel freddo si accoccola su di lui prendendolo tra le zampe e lo riscalda, leccandogli il viso affinché non perda i sensi. Se Bob si addormenta, in quel gelo, è spacciato. Kelsey pare saperlo bene.
L’uomo è stremato e impaurito, non ha la forza di continuare a chiedere aiuto. Lo fa Kelsey per lui, continuando a ululare e chiamare per 20 ore intere a perdifiato. Il giorno dopo qualcuno la sente. Delle persone arrivano e chiamano i sanitari. Bob viene portato in ospedale di corsa ed è salvo. Grazie all’abbraccio del suo cane non ha alcun segno di congelamento. Può iniziare a guarire. Bob è tornato a camminare. Sempre con la sua cagnolina al fianco.