Il momento di maggior panico è stato quello in cui la crosta del ghiaccio si è rotta sotto al comandante dei pompieri, finito nell’acqua ghiacciata del lago che già stava per inghiottire un malcapitato cane labrador. Stava per trasformarsi in tragedia l’escursione sul passo Coe del cane e della sua proprietaria. Il quattro zampe gioca, corre, scivola, il ghiaccio si rompe e finisce in acqua.
Non c’era niente da fare: il cane non riusciva a risalire, perché le sue zampe scivolavano sul ghiaccio. Il pericolo era che la crosta, con le temperature a picco di quell’inverno 2016, si richiudesse intrappolando a morte il cane. La sua amica umana, non sapendo come aiutarlo, ha chiamato i pompieri ed è stata attivata la squadra della caserma di Folgaria, quella più prossima al luogo dell’intervento.
A occuparsi in prima persona del recupero ci pensa il comandante Andrea Ciech. Ma il ghiaccio tradisce anche lui, risucchiandolo in acqua dopo essersi rotto sotto al peso della scala di soccorso, distesa nella parte gelata del lago per farne una sorta di passerella. C’era da fare il fretta: il povero labrador stava esaurendo le energie nel tentativo di rimanere a galla. Ormai in acqua, il comandante Ciech è riuscito ad afferrare il cane e a rimetterlo a terra, dove poi è risalito anche lui, infreddolito ma soddisfatto per la missione compiuta.