Si divertivano a torturarlo, dopo averlo sottratto alla sua famiglia. Siamo nel Kent (Inghilterra) e qui, il povero Chucky, ha rischiato la vita a causa di quattro ragazzini.
Nonostante siano molte le campagne di sensibilizzazione, probabilmente quando c’è del marcio nelle persone, è tutto inutile.
Più volte abbiamo trattato il tema della tortura, a danni di animali indifesi, compiuta da bambini e adolescenti.
Le dinamiche psicologiche che portano un ragazzino a torturare un animale, senza addentrarci nella psiche umana, poiché non è questa la sede adatta, sono sostanzialmente due: mancanza totale di empatia (anche verso le persone) e imitazione di modelli culturali errati, tendenzialmente tramite immedesimazione nel carnefice, anziché nella vittima.
Quest’ultimo punto, genera di fatto un comportamento abusante che cerca il controllo sugli altri e, nel caso di adolescenti, questo pieno controllo può essere ottenuto sugli animali, povere anime indifese.
Il tutto viene amplificato dalle dinamiche del gruppo.
Non a caso Chucky è un cane di taglia piccolo, buono e indifeso, torturato senza un motivo dopo essere stato rubato alla sua amata famiglia.
Chucky è stato ritrovato con fratture ossee, muso e occhi ustionati da una bomboletta spray e terrorizzato. Le analisi hanno mostrato che gli sono state fatte ingoiare droghe pensanti di ogni sorta come se non bastasse. Oggi è vivo per miracolo.
I ragazzini sono stati presi grazie all’intervento di un investigatore, ma la pena è ancora troppo leggera: si tratta di una banale multa da 500 sterline e il divieto di possedere animali per 5 anni (come se “persone” del genere abbiano intenzione di adottare animali…).