La scena alla quale hanno assistito questi volontari è follia pura e ora ve la racconteremo. A stento tratterrete la rabbia vi avvisiamo!
Questa povera cagnolina, un batuffolo bianco che a noi sembra bellissima, è stata invece riportata in canile dicendo che era “brutta” e per questo motivo le sono state amputate le orecchie dai suoi nuovi e temporanei affidatari. Temporanei, perché purtroppo la signora che l’aveva adottata, era andata a prenderla solo due settimane prima. Arrivata con un furgone davanti il canile, ha fatto che lasciarla lì, come un sacco dell’immondizia, dicendo che “La legge glielo consentiva”, in quanto aveva appena fatto quello che si chiama in gergo giuridico, “Recesso di acquisto” entro i primi 15 giorni. La signora forse non ha capito che un canile non è un luogo di acquisto, ma bensì un luogo di sacrificio, amore, sofferenza, dedizione, nel quale ci si reca per adottare un’anima e non certo per acquistare! Inutile quindi spiegare che il recesso di acquisto da lei citato non è applicabile a questo contesto!
Come se non bastasse, la signora si è giustificata dicendo che era il marito a non volere la cagnolina a casa e che pertanto, avrebbero dovuto lasciarla fuori casa.
Questa storia ci fa capire quanto lavoro c’è ancora da fare, soprattutto nelle comunità periferiche e nei luoghi più isolati, dove molti cani vengono maltrattati e abbandonati, vittime di un’ignoranza difficilmente sradicabile.
Photo credits: Facebook | @gli amici di macchia