Ha rapito il cane dal giardino di casa sua, poi l’ha usato per chiedere l’elemosina. La vicenda risale a qualche tempo fa, ma torna d’attualità stringente in un periodo in cui si moltiplicano i furti di cani anche dagli spazi privati. Il fenomeno in Europa, e in particolare nel Regno Unito, conosce un’escalation che preoccupa le autorità. Ma le origini non sono recenti.
Era il 2016 quando una volontaria animalista si presentò al nucleo cinofili della polizia municipale riferendo di aver ritrovato un cane a suo dire vittima di maltrattamenti. La verità saltò fuori a stretto giro d’indagine: la donna asseriva infatti di essersi imbattuta nel cane vagante e privo di microchip per strada. La versione non convinse però gli agenti.
L’inchiesta fece emergere che la donna aveva caricato sui social la foto del cane chiedendo contributi economici per il suo mantenimento. Quella foto consentì agli agenti di risalire ai familiari del cane, portato via da una villetta attraverso un buco praticato nella recinzione. Le testimonianze raccolte fecero il resto. Così per la volontaria, 37 anni, scattò la denuncia per furto. Tornando all’attualità, le autorità raccomandano di non lasciare i cani soli neppure nei giardini di proprietà.