Nacque con il muso e il volto sfigurato a causa di una malattia congenita che lo colpì proprio dentro la pancia della sua mamma. Lucky non è bello, non è bello per niente, eppure è incapace di fare del male ed è pieno di amore da regalare. Lucky è stato molto sfortunato perché oltre la sua malattia, non ha mai ricevuto l’affetto che invece lui era pronto a donare. Tutti si sono sempre fermati solo al suo aspetto esteriore, all’estetica.
In un mondo superficiale e materialista, fatto di selfie e capitalismo sfrenato, questi concetti ci permeano a fondo e diventano chiavi di lettura per il mondo che ci circonda: se non sei bello non ti voglio.
Lo scaricarono così in mezzo ad una strada, relegandolo ad una vita di paure e sofferenze, questo fino quando Lucky incontrò Jamie Hult, una donna che ragiona col cuore, non con una mente annebbiata da tanti stereotipi. Jamie adottò Lucky e gli regalò davvero una vita “fortunata”, così come il nome che i volontari avevano scelto per il povero cane. “Lucky” significa infatti “fortunato”, ma il povero cane dopo l’abbandono e i ripetuti tentativi di adozione, mai andati a buon fine, non aveva mai sperimentato un briciolo di fortuna.
Le cose però per lui ora sono cambiate e vive felice in una casa insieme a Jamie.