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Per settimane il cane vaga smarrito sul vulcano a 5.000 metri di quota. Come salvarlo?



Ormai da settimane sui social rimbalzavano segnalazioni per un cane affaticato, infreddolito, con gli occhi rossi e lucidi, perso sulle vette del Pico de Orizaba, un vulcano del Messico al confine tra gli stati di Veracruz e Puebla. Vette serie: oltre 5.000 metri. In tanti avevano provato ad aiutarlo ma lui era diffidente e si allontanava, mentre la zona così scoscesa e pericolosa non consentiva inseguimenti di nessun tipo.

Alla fine ci ha pensato una squadra di scalatori. Prima hanno effettuato sopralluoghi in auto, le prime volte senza successo. Poi eccolo il cane. Eccolo lì. La spedizione poteva partire per soccorrerlo. E così è stato, come documenta Layo Aguilar nel suo post Facebook “Cronaca di un soccorso canino annunciato”.

A strapiombo tra i ghiacci

“Siamo saliti a sud con La Scuola di Alta Montagna del Club Alpino Messicano, dove ho l’onore di essere tra gli istruttori”, scrive Aguilar. In cima, oltre 5.600 metri, ecco il puntino biondo. Era proprio il cane, Canelo. La donna lo accarezza, e lui lascia fare. Era affamatissimo, ma la squadra gli aveva portato buon cibo che lui ha subito accettato e mangiato volentieri. Poi ha trangugiato un intero thermos d’acqua.

I cuori battevano forte per l’emozione, sia quello del cane che quelli degli uomini. Era il momento cruciale: si doveva mettere un guinzaglio al cane. Canelo non era così d’accordo, ma il gruppo di una trentina di persone ha avuto la meglio e quindi poi si è potuto iniziare a scendere. Tutto quel percorso sarebbe stato una sfida, è apparso chiaro. Anche perché il cane era ferito a una zampa, a un’unghia. Si impuntava in continuazione e questo era un pericolo per lui e per le persone.

Quindi l’idea: mettere Canelo nello zaino. E’ stato un parapiglia fatto anche di morsi parati dall’equipaggiamento da alta montagna, ma alla fine il cane era dentro. Spuntava solo la testa. A quel punto tutti sono scesi senza imprevisti fino al rifugio, dove il cane è stato messo nel furgone e portato a casa dove è sprofondato in un sonno di piombo. Sfinito ma salvo. Quando si è svegliato, riferisce Aguilar che già condivide la vita con un cane di nome Rocco, Canelo era di ottimo umore.

CRONICA DE UN RESCATE CANINO ANUNCIADO….En días pasados varias imágenes que compartieron algunos montañistas…

Pubblicato da Layo Aguilar su Lunedì 22 novembre 2021

 

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