E’ vero: in quel dicembre 2017 era passato a un incrocio di Montagnana col semaforo rosso. Ma il motivo era che doveva salvare un cagnolino ferito in mezzo di strada. Così il giudice di pace di Rovigo gli ha riconosciuto lo stato di necessità, restituendogli i punti della patente sottrattigli in un primo momento.
Il giudice ha valutato che l’uomo agì in stato di necessità, e per questo non l’ha ritenuto punibile. Un comma giuridico pensato per gli esseri umani in pericolo è stato esteso in questo caso al rischio corso dall’animale di essere investito, nonché alle conseguenze di un eventuale incidente stradale. Il giudice sostanzialmente ha deciso che salvare un cane equivale comunque a salvare una vita. Ha dunque annullato la sanzione accessoria dei punti patente.
La multa, invece, è stata pagata dalla cooperativa per cui la persona lavora anche come accalappiacani. Proprio in quella veste l’uomo era stato inviato sul posto, dietro segnalazione di un cane vagante. Quando però era arrivato nel luogo indicato, ovvero un incrocio regolato da semaforo con rilevatore T-Red, aveva scoperto che qualche auto di passaggio aveva già investito la bestiola. Il cane giaceva a terra immobile. Senza pensarci quindi l’uomo aveva oltrepassato il semaforo, per salvare il cagnolino.