La morte di un animale domestico è paragonabile al lutto di un qualsiasi membro della famiglia. Per chi ama davvero gli animali, perdere il proprio animale domestico è un vero e proprio lutto. Le persone sensibili che hanno condiviso la propria vita con il proprio cane, gatto o pappagallo, piangono e stanno male anche per lungo tempo dopo la loro perdita, tanto da aver bisogno del supporto dei familiari e in alcuni casi, anche di un giorno di permesso dal lavoro, per poter elaborare la morte del proprio compagno a 4 zampe.
Quando le cause della morte sono totalmente insensate ed evitabili, oltre alla tristezza si aggiunge la rabbia. È il caso della mamma umana di Oscar, un cagnone bianco morto per una crisi epilettica più forte del solito, la quale richiedeva l’intervento di un medico, ma questo non rispose e come lui i colleghi.
Siamo a Foggia e come spiega la mamma di Oscar, le cliniche veterinarie scarseggiano, anche quelle per le emergenze. Se quelle poi operanti sul territorio negano i contatti con i propri pazienti per mala gestione del centralino o per indifferenza, il problema si amplia, diventando un danno per tutte quelle persone che hanno un amico speciale in casa. Oscar era uno di quegli amici speciali ed è morto fra le braccia della sua mamma incredula, disperata ed impotente.
Ogni animale merita accesso alle cure e ogni mamma e papà umani meritano assistenza in questi momenti difficili. Ci auguriamo che quello successo ad Oscar, non solo non si ripeta, ma possa spronare l’Ordine dei veterinari ad intervenire tempestivamente e far fronte al disagio per salvare quante più anime possibili.
Photo credits: @Foggia Today