Minion viene da Bali. Joanna è stata adottata in Thailandia. Hienno si trovava in un canile in Belize. Sam, invece, era randagio nel nord del Québec. Ogni viaggio, un cane da soccorrere e portare a casa. E’ il turismo tutto particolare di Alexandrine Baril. Mai avuto nemmeno un pesce rosso, da bambina. Ha conosciuto il suo primo cane da grande, quando il papà di un suo ex compagno di classe del liceo ha adottato un pastore tedesco.
E’ stato amore a prima vista. Un amore che la ragazza da quel momento ha esteso all’universo canino. Così, da allora, da ogni viaggio di vacanza ritorna con un nuovo cane adottato. Al momento sono quattro. Lei li cerca e li soccorre nei quattro angoli del pianeta. Trovato il cane giusto da inserire in famiglia, dedica parte della vacanza a perfezionare la documentazione per portarlo con sé.
Minion, addirittura, a Bali non era neppure in rifugio: Alexandrine l’ha trovata per strada, con problemi alla cute e con la febbre. L’ha portata dal veterinario sul posto per le prime cure, e poi l’ha presa con sé. Quando l’anno successivo è arrivata Joanna, Minion non l’ha presa affatto bene. C’è voluto del tempo, ma a quel punto la via degli inserimenti nel branco familiare era aperta.
Una fortuna, visto che durante il viaggio in Belize è stato Hienno ad adottare Alexandrine andando ogni sera a dormire davanti al suo alloggio. Impossibile non portare a casa anche lui… Con Sam è stato più difficile: il cane nero con gli occhi arancioni non poteva lasciare indifferente la ragazza. Ed era un cane vagante. Per l’appunto, al momento di partire un ragazzino lo ha reclamato come suo. Sam non lo riconosceva, ma il ragazzo insisteva e Alexandrine ha dovuto rinunciare a lui. Per poco, perché in realtà l’adolescente si era sbagliato e poco dopo aveva lasciato il cane libero, così che potesse raggiungere casa Baril insieme al resto della famiglia.