L’ignoranza dell’uomo non ha limiti e la storia che vi stiamo per raccontare avvenuta in Italia lo certifica. Un uomo avrebbe minacciato una donna ipovedente perché infastidito dalla presenza sul bus di un cane-guida. Nessun passeggero avrebbe difeso la vittima. Loretta Rossi, la delegata dell’associazione pro-retinopatici e ipovedenti di Orbassano, era appena salita sull’autobus insieme al suo cane guida Quicky. Salita sul mezzo alla fermata di Bruino, infatti, un passeggero ha cominciato a protestare per la presenza dell’animale: “Questo cane sul pullman non deve stare, fatelo scendere o lo butto giù. Ora mi sto innervosendo”. L’uomo avrebbe riferito alla donna di stare attenta perché “io ho il sangue rosso arabo”. L’autobus è rimasto fermo per 40 minuti fino all’arrivo dei carabinieri che hanno cercato di calmare gli animi. Dopo altre due fermate l’uomo che ha scatenato le polemiche è sceso e il viaggio di Quicky e della sua padrona è proseguito senza problemi verso Torino.
“Ho scoperto solamente in seguito a questo episodio che nella cultura araba i cani dal pelo nero, come è Quicky, sono considerati impuri. Magari sarà stato questo a far arrabbiare l’uomo”.
La legge dice che i cani guida possono salire sugli autobus sempre. Purtroppo, però, molti ancora non hanno ben chiaro questa normativa e manca spesso il rispetto per le persone con disabilità.