Nel Canada sconvolto da un incendio di proporzioni gigantesche, un pilota ha aggirato le regole della sua compagnia aerea per mettere in salvo 40 tra cani e altri animali domestici. I quattro zampe erano rimasti intrappolati a Fort McMurray, cittadina dell’Alberta in Canada da dove nel 2016 vennero sfollate quasi 90mila persone. Lì le fiamme hanno devastato una superficie pari a 1.560 chilometri quadrati.
Proprio quando ai residenti giunse l’ordine di evacuare la città, sorse il problema. Molti, infatti, avrebbero dovuto a malincuore lasciare i propri amici pelosi sul posto, senza poter tornare in un secondo momento per salvarli. Ci ha pensato Keith Mann, pilota dellacompagnia low cost West Jet, ad assumersi la responsabilità di una scelta che ha permesso di riunire animali e famiglie.
Il comandante ha infatti dato il via libera per imbarcare a bordo cani ma anche gatti, conigli o cincillà. Li ha accolti direttamente in cabina, chiedendo agli assistenti di volo di assicurarsi che fossero legati. Mann ha contribuito a trasferire circa 6.000 persone in volo a Calgary ed Edmonton: “Tutti volevano lasciare la zona – ha raccontato a Metro News – quindi era la cosa giusta da fare. Sono felice di averlo fatto”.
Ma lo sforzo per soccorrere gli animali rimasti bloccati nelle case di Fort McMurray è stato condiviso: più di 230 pet sono stati salvati. I funzionari locali e il comune rurale di Wood Buffalo hanno trovato rifugi di fortuna per le bestioline sfollate. Ogni cagnolino ha ricevuto un kit con un giocattolo, una copertina e la cuccia.