La razza, un cane Akita Inu, è la stessa. La devozione anche. Così la suggestione era forte nello stabilire un parallelismo tra il cane Maya che ad Alicante ha atteso per giorni la sua umana fuori dall’ospedale, e il celebre Hachiko che ha consumato la vita fuori da una stazione ferroviaria giapponese aspettando di veder tornare dal lavoro il suo proprietario. Lui, però, era morto.
E’ il 2016 e la 22enne Sandra Iniesta, barcellonese, era andata a Granada per trascorrere le vacanze quando è stata colta da un attacco di appendicite ed è dovuta ricorrere alle cure dell’ospedale. La sua cagnolina, Maya, l’ha salutata e poi vista sparire oltre la porta del pronto soccorso. Quindi l’ha aspettata lì finché l’hanno dimessa: per 6 giorni interi.
Il papà della ragazza ha provato a convincere la cagnolina a seguirlo e andare con lui a casa. Poi, vinto dalla determinazione del cane a non muovere un pelo da lì davanti a quella porta, ha deciso di assecondarla e per tutto il tempo le ha portato lì pappa e acqua, cercando di metterla il più possibile in sicurezza. Gli stessi infermieri, proprio coloro che hanno diffuso la storia poi ripresa da tv e media internazionali, si sono offerti di ospitare Maya per il tempo necessario. Nulla. Maya è rimasta irremovibile davanti all’ospedale finché la sua giovane amica umana non è stata dimessa ed è andata ad abbracciarla.