Nel suo nome, Nonno Dolce, il suo ritratto di cane anziano e mite amato nella zona di Andria dove viveva libero. Non da tutti. Quell’essere indifeso e fiducioso è stato picchiato e poi sgozzato, quindi il suo corpicino abbandonato nelle campagne della zona.
A fare la macabra scoperta sono stati i volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Nonno Dolce non è il solo cane libero della zona, e gli attivisti si occupano di lui e degli altri quattro zampe controllandoli quotidianamente e portando loro la pappa.
Quel giorno Nonno Dolce non c’era. La preoccupazione è montata subito perché il cagnolino era già stato vittima di sevizie poco tempo prima. Anche in quel caso era stato uno dei volontari a trovarlo rintanato in un cunicolo con una ferita al collo. Ma vivo. La corsa dal veterinario e le cure gli avevano salvato la vita.
Una volta guarito, ricostruisce una nota di Lndc, Nonno Dolce è tornato in quella che da sempre era la sua casa e alla sua vita libera. Fino a quella nuova assenza, stavolta definitiva. I volontari lo hanno trovato nelle campagne intorno ad Andria, morto dopo essere stato picchiato e sgozzato.
La vicenda è stata segnalata alle autorità, e adesso si cerca l’aguzzino. Lndc annuncia che procederà a denuncia affinché venga identificato il killer del pacifico vecchietto.