Si chiama Martin Agee e alle spalle vanta una carriera da violinista d’orchestra. Da quando è in pensione, però, ha scelto di cambiare platea. Più volte a settimana, infatti, imbraccia l’archetto per i cani ospiti del rifugio American Society for the Prevention of Cruelty to Animals & Adoption Center di New York City.
La scena è incredibile, perché quando l’artista arriva in canile i quattro zampe abbaiano all’impazzata. Ma lui con tutta calma sorride all’uditorio peloso, estrae il suo violino, si siede e via: Mozart, Bach, Haendel… le note si levano tra i box dove i cani pian piano si rilassano rivolgendo ad Agee sguardi carichi d’amore.
Per una volta, la soddisfazione è che dalla platea si levi il silenzio incantato, anziché gli applausi a cui Martin Agee era abituato nelle sue esibizioni sulle ribalte più prestigiose, dalla Carnegie Hall al Teatro dell’Opera di Sydney. Ora la sua musica aiuta i cani sfortunati, abbandonati, fragili e abusati.
L’idea gli è venuta dal suo adorato cane, un levriero recuperato randagio nelle periferie della Grande Mela. Lo ha chiamato Melody. I due erano inseparabili, e il cane era lo spettatore d’eccezione alle prove prima dei grandi eventi. Quando il levriero si è spento, ha lasciato un gran vuoto nella vita dell’artista che ha così pensato di rivolgere il suo amore e il suo talento verso i tanti simili del suo Melody.