Lo picchiavano anche mentre mangiava, colpevole non si sa di cosa, e gli avevano anche spezzato la schiena tanto che non riusciva neppure a sdraiarsi. Ma dopo 12 anni di quel supplizio il cane Joselito, un chihuahua dolcissimo, è stato salvato e ha conosciuto l’amore e le cure. E’ morto nel giorno della festa internazionale del cane, ma se n’è andato scodinzolando.
La storia arriva dal rifugio di Kokoroñi a Tampico, in Messico, i cui volontari hanno salvato Joselito da quei proprietari aguzzini a gennaio 2021. Era magrissimo e tutto un dolore. Aveva paura persino a mangiare, a causa delle botte che subiva da tutta la sua vita. Al rifugio però lo hanno immediatamente curato, carezzato, coccolato, fatto sentire amato. E lì Joselito ha scoperto che un’altra vita c’era ed era possibile.
Non si è guardato indietro a chi gliel’aveva negata, ma avanti a godersi il buono che gli rimaneva da gustare. Al rifugio ha trovato amici umani e a quattro zampe, mani che si abbassavano su di lui solo per tenerezza, cose buone. Addirittura il cane ha potuto insegnare ai bambini cosa significhi per un cane essere maltrattato o amato, la differenza che passa. Joselito è morto 7 mesi dopo essere stato salvato, ma in quel tempo ha mangiato, abbaiato e gioito quanto ha voluto. Se n’è andato scodinzolando.