Ancora una volta ci troviamo di fronte una di quelle storie che suscita indignazione e che ci fa riflettere.
I protagonisti sono una giovane coppia e il cane di lui, “Barney” un meticcio nemmeno più troppo giovane.
Lei odia i cani, mentre lui convive con Barney da molti anni e da sempre sono amici;
amicizia però, non abbastanza profonda e sincera, tanto da risparmiare il canile a vita al povero Barney.
Per un cane non più giovanissimo, il rifugio, è una galera a vita. Un ergastolo che si esaurirà solo, con il suo ultimo respiro.
I cani adulti sono più difficili da far adottare rispetto i cuccioli ed il problema del sovraffollamento nei canili, li rende tutti, chi più, chi meno, “invisibili”.
Ad essere adottati infatti, sono animali molto giovani, a volte di razza o comunque di bell’aspetto. Questi sono gli unici che hanno qualche chance di farsi notare.
Barney è un “semplice meticcio” bianco e grigio e tutto a un tratto, si trova in una cella. Barney non capisce perché il suo umano lo ha abbandonato e la storia fa il giro dei social, grazie ad un appello dei volontari del canile.
Barney ora si trova in un centro di recupero e di salvataggio, dove i dipendenti si stanno prendendo cura di lui. Il piccolo è disorientato e confuso e cerca il suo umano.
Una richiesta di adozione è però pervenuta e sarà valutata dai volontari per un affidamento.