Il cane fedele seppellito nella tomba della sua umana, quella stessa tomba da cui non si è mai voluto allontanare dal decesso della signora. Accade a Colombo, nella città dell’Avana a Cuba, dove viveva la volontaria animalista di origini statunitensi Jeannette Ryder. Alla morte della donna, tra l’altro fondatrice di un ospedale per gli animali e di un’associazione di tutela ambientale, il suo cane Rinti non ha mai più voluto lasciarla.
L’amico a quattro zampe ha seguito il feretro al funerale, poi al trasporto e alla sepoltura. E poi nulla: Rinti è rimasto lì, a quella lapide, giorno dopo giorno rifiutando il cibo e l’acqua che i custodi del cimitero gli offrivano. Come è facile immaginare, Rinti in quella condizione è morto. Così è stato seppellito insieme alla donna.
Una lapide li ricorda entrambi. In quel camposanto simile a un parco, il marmo bianco scolpisce la figura di Jeannette e, ai suoi piedi, il leale cane Rinti. Per lui gli addetti al cimitero di Colombo hanno fatto realizzare sulla pietra l’iscrizione “Tomba della fedeltà”. E se la fedeltà ha un muso, è quello di Rinti.