Come accade per ogni grande relazione, vi è sempre il momento in cui si passa dall’essere completi sconosciuti a quello in cui si comincia ad intraprendere un percorso insieme.
Oggi condivido con voi il punto zero della mia vita con Daisy, ecco come ebbe inizio la nostra avventura.
Tutto pronto! Cuccetta, ciotole, giocattoli, perimetro di una parte del salotto delimitato con una rete arrivata giusto in tempo qualche giorno prima, trasportino in auto e si parte!
Arrivo la mattina presto nella fattoria in cui l’avevo vista per la prima volta, quando era uno scricciolo che riuscivo a tenere completamente in una mano. Era con i suoi fratellini, allora, ed erano tutti così simili e teneri che non riuscivo a trovare un criterio per scegliere. Ad un certo punto si erano tutti un po’ calmati e dormicchiavano. Tutti tranne uno. Un cucciolo un po’ più piccolo degli altri si arrampicava, mordicchiava i fratellini sulle orecchie, faceva di tutto per attivarli. Ho provato un’improvvisa simpatia per quell’esserino così attivo e rompiscatole, l’ho sentito da subito molto simile a me. Quel cucciolo era proprio lei, piccola Daisy, anche se ancora non aveva un nome.
Quella mattina arrivo un po’ emozionata alla fattoria ma…mistero! I cuccioli non si trovano! La ragazza con cui avevo preso accordi si mette quindi a scuotere il sacchetto dei croccantini per richiamarli, ci accovacciamo entrambe sul pavimento umido della fattoria perché, mi dice, i cuccioli spesso si rintanano sotto i mucchi di paglia a dormire.
Nulla, non si vede nemmeno una zampetta sbucare da qualche fessura! Mi figuro questi piccoli cagnolini che, la sera prima, si erano radunati in un’assemblea e avevano deciso di partire per un viaggio intorno al mondo senza avvisare nessuno, ma fortunatamente certe cose succedono solo nei cartoni animati.
La ragazza mi fa capire che l’attesa potrebbe essere lunga e quindi beviamo un caffè insieme e approfondiamo la nostra conoscenza, con la speranza che qualcosa si smuova presto. Una volta tornate nella fattoria, vediamo alcuni cucciolini che hanno trovato il coraggio di uscire dal loro rifugio, oppure semplicemente non avevano più sonno; ovviamente si palesano tutti tranne la mia prescelta!
Piano piano, finalmente, però spunta anche lei! Tanto diversa da come l’avevo lasciata, il musetto meno arrotondato, più grandicella ma comunque la più piccola di tutti, grande la metà rispetto ai fratelloni.
Insomma, un’altra caratteristica in comune, anche io sono stata sempre ai primi posti in ordine crescente per altezza in tutte le classi scolastiche frequentate…andiamo, piccola Daisy!
La nostra avventura insieme inizia adesso…e non vedo l’ora!
Fine Capitolo 2
(settimanalmente Federica ci racconterà un capitolo della sua vita con Daisy)
➔ Puoi leggere qui gli altri capitoli di “Io e Daisy, diario di una vita insieme”