Ha ucciso il cane investendolo col trattore e poi, anziché fermarsi a soccorrerlo, ha continuato a lavorare nel meleto. E’ successo nella provincia di Trento, dove adesso l’uomo rischia il carcere. Il cane da caccia era libero. I due proprietari, un ragazzo e una ragazza, sono arrivati immediatamente col guinzaglio in mano. Ma nulla: non c’era niente da fare per il cane che è morto sul colpo.
Il contadino che aveva investito il cane si era dileguato, ma un testimone aveva visto tutto e anche fotografato la targa del trattore. Il mezzo in questo modo è stato rintracciato subito. L’uomo a bordo ha dichiarato di aver frenato senza successo, e si è giustificato ricordando che la legge prevede di tenere i cani al guinzaglio.
Vero. Prevede però anche l’obbligo di fermarsi a soccorre gli animali in caso di incidente. L’omissione di soccorso, infatti, è punita amministrativamente con sanzione tra 413 e 1.656 euro. Se però l’animale vittima dell’omissione di soccorso muore, ciò potrebbe configurare il reato di uccisione di animali, punito dall’articolo 544 bis del codice penale con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.