“Questo barattolo è riservato ai nostri appuntamenti con l’eutanasia… perché nessun cane dovrebbe andare in Paradiso senza assaggiare cioccolata”. Nel barattolo dello Smiths Station Animal Hospital dell’Alabama, negli Stati Uniti, in quel barattolo ci sono monete di cioccolato come quelle della calza della Befana. Lì la dottoressa Nicole Namie chiama quei dolcetti “Baci dell’addio”.
Sono per i cagnolini che si apprestano all’ultimo miglio. La malattia a volte costringe a risparmiare loro sofferenze irreversibili. E’ una scelta straziante, carica di dolore e responsabilità, carica d’amore anche. E a quel punto, perché privare il cane di assaggiare quel che gli è stato negato tutta la vita perché tossico per lui?
Da qui l’idea della veterinaria: accompagnare il cane all’ultimo viaggio con una dolcezza di solito proibita. Un cioccolatino. Solo un cioccolatino. Ma che gioia in quella codina che fa le feste a tanta prelibatezza. Perché non farlo? “Nessun cane dovrebbe andare in Paradiso senza assaggiare cioccolata”. Buon dolce viaggio piccoli, buon Ponte.
In generale attenzione! A cose normali il cioccolato non va dato al cane. Contiene infatti teobromina, tossica per lui. Il cacao per il cane può essere un veleno, a seconda delle quantità. La teobromina stimola il sistema nervoso centrale e il miocardio fino a provocare il decesso del cane nel giro di 24 ore al massimo dall’insorgere delle aritmie cardiache. E non ci sono antidoti. Quindi: assolutamente mai dare cioccolata al cane.