Era in preaffido presso una nuova famiglia e non vedevano l’ora di adottarsi a vicenda per la vita. Il cane però si è avvicinato al recinto delle pecore di un vicino di quella che sarebbe stata di lì a poco la sua casa e ha pagato con la vita: lo hanno ucciso a fucilate. A raccontare la storia è l’associazione Animalisti Italiani. Lo scenario è la provincia di Latina. Il cagnolino è stato accusato di avere aggredito e sbranato, qualche giorno prima, una pecora. Pesava meno di 10 chili, quel cagnolino ucciso.
Sta di fatto che il proprietario delle pecore in quanto cacciatore poteva avere un fucile, e lo teneva in auto. L’ha estratto e ha colpito a morte il cagnolino dopo aver fatto fuoco. “L’accaduto è gravissimo – attaccano Animalisti Italiani – sia perché assistiamo al milionesimo animalicidio immotivato ed evitabile, ma anche per il pericolo per l’incolumità pubblica. Il rischio a cui sono stati esposti i vicini residenti in quella zona è stato notevole”.
“Il cacciatore – affermano dall’associazione – ha sparato ad altezza d’uomo con la possibilità di colpire i ragazzi che si trovavano sul luogo. Il cane era infatti uscito insieme ai figli dei futuri adottanti”. Sul posto, racconta il presidente di Animalisti Italiani Walter Caporale, sono intervenuti i carabinieri. Adesso l’associazione chiede pene severe per chi si macchia di reati contro gli animali. Per questo cagnolino, intanto, la nuova vita nella sua calda famiglia non ci sarà più.