Il cane Rocco è stato assunto come mastro distillatore in Scozia alla Grant’s. Il suo compito? Scovare a fiuto le imperfezioni che eventualmente dovessero svilupparsi nel wisky. Il cocker Springer Spaniel di un anno è in grado di scovarle fiutando le botti dall’esterno, ovvero quando il distillatore umano – che per uno scherzo del destino di cognome si chiama Woof come l’abbaio dei cani nei fumetti – è ancora in tempo a intervenire.
La distilleria con il dipendente a quattro zampe si trova a Girvan, nel sud ovest della Scozia. Il legno, spiegano i titolari, è un materiale naturale. La distillazione del wisky, a sua volta, è un processo biologico. Essenziale, per i produttori, è assicurarsi che tutti i passaggi dell’invecchiamento avvengano all’insegna della perfezione.
E Rocco al minimo problema se ne accorge. Il suo fiuto 40 volte più sviluppato di quello umano gli consente – dopo un’opportuna preparazione a cui il cagnolino è stato avviato per 6 mesi di formazione – di distinguere l’odore delle anomalie nel processo di maturazione del wisky. Ora il cocker vive lì in distilleria, ha lì la sua cuccia e la sua famiglia. E quando lavora, con la sua pettorina su cui è impresso il marchio di fabbrica, gli altri dipendenti non possono evitare di essere di buon umore.