“Vieni amico, ti porto a mangiare al mio ristorante preferito!” Deve aver detto questo, certo a suon di “bau”, il cane randagio al compagno di strada con cui un bel giorno si è presentato alla porta del ristorante che solitamente gli concedeva sempre dei bocconi di buon cibo.
Sì perché lì titolari e dipendenti si sono affezionati a quel cane senza nessuno. Gli hanno anche dato un nome: Blacky. E lui puntuale vi si reca ogni giorno, tenero e gentile, ad attendere quel che di pietanze gli viene regalato. Lo adorano tutti, e lui ricambia facendo le feste e scodinzolando contento.
Così quel giorno deve aver pensato di poter condividere quella benedizione di pappa con un compare sfortunato. Al ristorante lo hanno visto arrivare come sempre. Solo che alle sue spalle, timido timido, c’era un altro cane, bianco e nero. Fermo composto, un cane per benino. E allora al ristorante si sono inteneriti e hanno deciso: ciotola per due!