E’ il primo in Europa a effettuare questo tipo di assistenza. Lui si chiama Lol ed è un cane labrador dal manto nero lucido e liscio come il velluto. Viene da accarezzarlo. E ‘di mestiere’ lui proprio questo fa: nel tribunale di Lot, in Francia, assiste le vittime di violenza soprattutto domestica, donne e bambini. Sta, insomma, dalla parte dei fragili e li sostiene del percorso verso la giustizia. Non che giudici, magistrati e avvocati disdegnino di coccolarlo tra un’udienza e l’altra. Lol si presta agli straordinari, in fondo son tutte tenerezze.
Lol lavora nell’ambito di un programma con i vigili del fuoco della regione francese ed è di stanza a Cahors. Il programma si chiama Convention d’Accompagnement des Victimes et de l’Enfance par le Chien (acronimo C.A.V.E. Canem). A volerlo a palazzo di giustizia è stato il giudice Frédéric Almendros, che si era documentato circa un’esperienza simile condotta negli Stati Uniti, a Seattle. Il compito di Lol è mantenersi calmo anche quando la tensione monta e gli animi si scaldano. O dinanzi allo strazio delle vittime. Alcune sono riuscite a denunciare solo dopo che Lol aveva poggiato il suo nasone sul loro grembo.
Nel suo ‘lavoro’ Lol è rimasto accanto alle vittime durante tutte le fasi di procedura penale, dalle audizioni ai confronti e alle udienze processuali. Sempre calmo, sempre a disposizione per trasmettere fiducia e conforto. Non lavora da solo. Insieme a lui operano 7 vigili del fuoco volontari formati specificamente per accogliere e accompagnare Lol nelle sue giornate tra i corridoi della giustizia nel migliore dei modi.