La zampa ferita dal ghiaccio, da almeno una settimana il cane Haika vagava smarrita su un blocco di ghiaccio nel golfo di Ob’, in Russia. In trappola. Senza scampo. E invece no, perché alcuni marinai avendo sentito la sua storia si sono organizzati riuscendo a regalarle un lieto fine. La cagnolina, di razza Samoiedo, si era messa nei guai fuggendo da un villaggio sulla costa artica.
Era scomparsa, così i suoi proprietari l’avevano cercata a più non posso per giorni. Poi si erano messi il cuore in pace. Avevano ipotizzato che, con i ghiacci in fase di scioglimento, la cagnolina bianca anche lei come la neve fosse rimasta travolta, trascinata via e deceduta. Ma l’equipaggio del rompighiaccio Alexander Sannikov, della Gazprom Neft, una settimana dopo la fuga di Haika hanno avvistato un batuffolo bianco sul ghiaccio e hanno sentito abbaiare. E il capitano giusto pochi giorni prima aveva sentito parlare della cagnolina perduta. Così ha fatto due più due.
I soccorsi si sono giovati di un veicolo con cuscino ad aria, mosso a elica: un hovercraft. Si sono avvicinati al cane e hanno iniziato a chiamare il suo nome. Quando Haika li ha sentiti, si è messa a scodinzolare come una matta. Si è avvicinata zoppin zoppina e si è lasciata prendere e accarezzare dai marinai che l’hanno riportata a casa. Era smagrita, ma le abbuffate del rientro la rimetteranno presto in sesto. E anche la zampetta si può curare.