“Il cane è turbolento, ha un carattere difficile e perciò noi non lo vogliamo”. Così è stato abbandonato Eba, un meticcio bianco arancio che da questa brutta esperienza ha tratto il riscatto. E’ infatti diventato l’angelo custode delle balene al largo della California. Le individua e consente ai ricercatori e ai biologi marini di mettere in campo azioni di tutela mirate a vantaggio dei grandi mammiferi degli abissi.
Lo avevano mollato senza tanti complimenti per le strade della città di Sacramento. Pur spaesato e sgomento, il cane si è subito mostrato intraprendente e ha imboccato la via del rifugio più vicino. Quando gli operatori lo hanno visto fuori dai cancelli era fradicio di pioggia, tremante per il freddo e la paura. Affamato. Così magro si stentava a capirne bene l’età. Solo i veterinari hanno potuto poi accertare che il quattro zampe era ancora un cucciolo.
Al rifugio è stato accolto e rimesso in sesto, dopodiché Eba è stato scelto per il programma dell’Università di Whashington Conservation Canine, dove i cani vengono addestrati a fiutare e individuare la fauna selvatica. Eba ormai è uno specialista. Ogni giorno si mette in barca alla ricerca di cetacei e aiuta gli scienziati a prevenirne l’estinzione.
A comprenderne e assecondarne il talento è stata Giles, che lo ha adottato quando era ancora piccolino. L’amore per il mare si è rivelato subito importante per l’allora cucciolo Eba. E quindi, ecco il lavoro per sviluppare il suo dono. Oggi percepisce l’odore degli escrementi delle balene in acqua. I ricercatori possono così recuperarli, analizzarli e capire se le balene sono in salute o meno così da poterle semmai aiutare. Tutto grazie a Eba.