Quando quella cucciolotta è arrivata in casa Woodard era nulla più che una tenera e grassottella palletta di pelo. Un amore lei, e un amore a prima vista quello scoccato con Elizabeth Woodard. La ragazza soffre di una rara malattia che si chiama sindrome da attivazione mastocitaria e le provoca improvvisi e consistenti sbalzi di pressione, tachicardia e vertigini. Una condizione difficilmente sostenibile, la sua, per la quale ha dovuto anche lasciare il suo lavoro.
Poi, appunto, la cucciolotta. L’hanno chiamata Olivia, e la piccola è cresciuta cuore a cuore con Elizabeth. Così lei, che non è un cane addestrato per questo, ha comunque sviluppato un talento tutto suo a fare da alert dog alla ragazza. Mentre lei mangia, il cane Olivia sa prevedere se quegli alimenti faranno male alla ragazza. I familiari all’inizio pensavano a una fausta serie di coincidenze, ma poi la quattro zampe continuava a ripetere le indicazioni sempre corrette.
Ma ahimè Olivia è cane e in quanto cane abbaia. Abbaiare, tra l’altro, è anche il modo in cui segnala a Elizabeth che quel cibo non fa al caso suo, prima di saltarle in braccio spingendoglielo via dalle mani. E’ il cane eroe della famiglia. Al condominio però tutto quell’abbaiare, salvavita o no, non va giù. Così i vicini si stanno adoperando per far togliere Olivia ai Woodard. Loro però tra vicini e cane scelgono quest’ultimo, anche perché senza Olivia perdono anche Elizabeth. Se sarà necessario si dicono pronti piuttosto a vivere per strada con la loro cagnolina, piuttosto che rinunciare a lei.