Cercavano i pastori svizzeri Chelly e Blue, madre e figlio, da oltre un mese. Li hanno trovati, sì: erano a bordo ferrovia. A pezzi. Travolti da un treno il giorno stesso della scomparsa, il 17 novembre 2020. Li hanno cercati coi droni. Li hanno cercati coi cani molecolari. Li hanno cercati attraverso i social, ricevendo segnalazioni anche dall’estero. Invece i due splendidi e candidi cani di 6 e 2 anni erano morti quella stessa sera in un incidente ferroviario.
Lo strazio di Maurizio e della sua famiglia corre sui social e indigna. Chelly e Blue si erano allontanati da casa a Trofarello, nel torinese, e li hanno investiti proprio lì vicino, nel tratto ferroviario verso Cambiano. Li hanno lasciati sotto un ponte, a pezzi. E’ lì, e in questa condizione, che i loro familiari hanno fatto il macabro ritrovamento.
Dopo tante settimane di ricerche, un ferroviere ha detto al signor Maurizio di un sinistro avvenuto lì quella sera. Le verifiche condotte dall’uomo non davano frutti, così lui e la moglie si sono recati da soli nel luogo segnalato. E lì, lo strazio. Di Chelly e Blue rimanevano brandelli di testa e zampe sotto un ponte. Lo choc, poi la rabbia per non essere stati avvertiti dopo che avevano denunciato alle forze dell’ordine la scomparsa dei due cani e diffuso appelli diventati virali sui social.
La mattina del 17 novembre, quando gli umani si sono svegliati, avevano trovato i cancelli pedonali di casa aperti e i cani spariti. Qualcuno li aveva visti giocare la sera precedente, insieme come sempre, per le vie di Trofarello.