Cosa c’è in comune fra chi non ha nulla e chi ha vissuto una vita intera? Semplice… la solitudine.
E proprio la solitudine ha unito questa “grande famiglia” allargata, composta dagli anziani ospiti di una casa di riposo e da un trovatello (anche lui per nulla giovane) che si aggirava sulla strada circostante.
Questo cagnone, più volte si è infiltrato nella struttura, probabilmente cercando un riparo dal freddo, ma quello che è successo dopo è sorprendente.
Il cane si è subito abituato alla presenza degli anziani e si è mostrato con loro molto delicato ed affettuoso.
La foto qui sopra è stata scattata da un’infermiera della struttura e mostra la felicità negli occhi degli anziani, che grazie a Scout, questo il nome scelto per il cane, hanno ritrovato il sorriso.
Questo aneddoto ci dimostra ancora una volta quanto sanno cambiarci la vita i nostri amici a 4 zampe, rendendoci positivi e cambiando il nostro umore.
La miglior cura per il cattivo umore, resta a parer nostro, l’adozione di un cane!