“Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali”.
Questa è stata la citazione del prete padovano, che ha cacciato un uomo entrato in chiesa col suo cane per assistere alla messa.
L’uomo, è stato rimproverato a microfoni spiegati durante la funzione, davanti tutti i presenti ed invitato ad uscire.
Il cagnolino è stato così cacciato anche lui, colpevole di essere “poco puro” per assistere alla messa. Eppure, San Francesco parlava con gli animali e li considerava nostri fratelli.
Uno degli aspetti più famosi della vita del santo è infatti il suo stretto rapporto con gli animali.
Secondo alcuni, fu proprio a un animale, cioè all’asino che lo aveva trasportato per anni, che rivolse le sue ultime parole: “Fratello asino, sento di aver un gran debito con te. ”
Nel frattempo insorgono gli animalisti che sottolineano che quel cane non stava facendo del male a nessuno e se ne stava buono e tranquillo.
La diocesi si scusa e sostiene il tono inadeguato del prete, specificando, che non esiste un divieto di ingresso ai cani, ma si invita ad usare il buonsenso: se un cane sta buono e tranquillo, questo può essere tranquillamente fatto entrare, ma a patto che non distolga i fedeli dalla funzione.
Foto credits: Il Dolomiti