Mentre accudiva i suoi cani una donna, tecnico veterinario, ha sentito dei lamenti provenire dal terreno vicino. Ha scavalcato la recinzione e raggiunto la baracca da cui provenivano i guaiti. Si è trovata davanti a una scena agghiacciante: due cani impiccati, uno già morto per asfissia e l’altro che cercava di liberarsi mentre agonizzava. La donna è riuscita a liberare e mettere in salvo quest’ultimo e ha avvisato subito i carabinieri.
Il dramma si è consumato in località Torre Normanna a Capitello, nel comune di Ispani in provincia di Salerno. A raccontare l’accaduto è Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc) Animal Protection in una nota. “Dalle indagini è stato appurato che i due cani sono di proprietà di un uomo che vive poco distante dal luogo di ritrovamento degli animali”, si legge. Costui “è stato denunciato dai carabinieri per maltrattamento e uccisione di animali. In base al nostro codice penale, rischia fino a 2 anni di carcere”.
E allora Lndc si unisce alla denuncia del tecnico veterinario. “Una vita è stata spezzata e un’altra segnata per sempre da un trauma impossibile da superare. Ma la persona responsabile di tutta questa sofferenza potrebbe non scontare nemmeno un giorno di galera se è incensurata o grazie a riti abbreviati o altri cavilli”, afferma la presidente dell’organizzazione Piera Rosati. “Bisogna fare giustizia. E’ ora che il nostro Stato – prosegue – si doti di leggi che tutelino tutti gli esseri viventi e senzienti e puniscano davvero chi fa loro del male”.