“Il momento in cui un cane arriva in canile accompagnato dal padrone e viene chiuso in un box credo sia un momento indescrivibile. E’ l’esatto momento in cui nei suoi occhi leggi la parola fine“. Si apre così il post con cui Marta Godi, volontaria al canile Valle Grande di Roma, presenta per l’adozione il cane Dart. No: lo presenta per la ri-adozione.
Sì perché il povero amstaff di cinque anni è una rinuncia di proprietà. Chi lo aveva adottato da cucciolo lo ha cioè riportato in canile dopo tutto questo tempo. Arrivava da Palermo, Dart. Lo avevano trovato piccino e malato vagane per strada. Una famiglia di Roma lo aveva voluto e preso con sé a gennaio 2016. E poi niente: lo ha riportato in canile. Forse perché è positivo alla leishmaniosi? Chissà!