Da sopprimere o da salvare? Quando il gattino Nemo si è trovato su quel crinale, il veterinario a cui era stato chiesto di praticargli l’eutanasia ha deciso di salvarlo. A scegliere la vita è stato il dottor Matt McGlasson, nella cui clinica il micio è poi stato adottato da uno dei tecnici dello staff. Il micione fulvo, tenero tenero, erano stato portato in clinica dai volontari di un’associazione. A loro avviso non c’era molto da fare per quel gatto con la zampa compromessa.
Secondo il veterinario, invece, Nemo poteva essere curato. Certo, la zampa era spacciata e per quella non restava che l’amputazione. Una volta praticato l’intervento chirurgico, come raccontato anche da The Dodo oltre che dallo stesso dottor McGlasson attraverso TikTok, Nemo pian piano si è adattato alla nuova situazione iniziando a camminare a tre zampe. Complicazioni postoperatorie: zero.
Il gatto ha un carattere pacioso, dolce, socievole. Questo lo ha aiutato perché l’intero staff ha potuto prodigarsi per aiutarlo contando sulla sua complicità. Il suo bello spirito lo ha aiutato a guarire, ma ha anche fatto innamorare uno dei collaboratori della clinica che lo ha adottato. Senza quell’iniezione letale ora nemo ha casa e famiglia. Ha avuto una nuova possibilità, e l’ha colta.