Lo hanno usato per allenare i cani anche loro sfruttati per i combattimenti clandestini. Poi, una volta straziato, lo hanno gettato in discarica. E’ lì che Melanie Pafford, della fondazione Streetdog, ha trovato il cane. Il cucciolo era raggomitolato in attesa della morte, non voltava nemmeno lo sguardo. Si era ormai dato per sconfitto.
E invece no. Melanie lo ha raccolto e curato. Gli ha dato un nome, Liam, primo passo di dignità. Il veterinario ha fatto la sua parte, guarendo le ferite del corpo del piccolino. Più lunghe da guarire si sono rivelate le ferite dello spirito. Via via che il pelo cresceva sulle cicatrici, anche la fiducia del cucciolo progrediva a piccoli passi.
Per Liam imparare a fidarsi degli esseri umani, però, non era semplice. L’amore, le cure, le coccole… sì ma lui non si azzardava. Finché non si è concentrato su un piccolo peluche arancione. Liam ha rivolto lì la sua prima fiducia. Lo ha preso e se lo è portato sempre con sé. Melanie racconta che il cagnolino non si separava dal pupazzo nemmeno per fare i bisogni.
Quel peluche ha rappresentato le fondamenta su cui ricostruire relazioni, e pian piano ha messo la pietra angolare per la riabilitazione di Liam. Tempo un mese, e il cucciolo era pronto per l’adozione che è andata a buon fine con una famiglia che adesso gli fa conoscere le gioie della vita domestica, con una casa, un cortile, le passeggiate, le coccole, la cuccia calda e la pappa buona tutti i giorni. Il dolore è passato. Per Liam il domani è felicità.