Cinque mesi, lo hanno lasciato incatenato nella diga affinché affogasse. Il cane non si è rassegnato ed ha iniziato a piangere e lamentarsi finché non l’hanno individuato e soccorso, liberandolo dalla catena che lo teneva agganciato per una zampa posteriore quando già l’acqua gli arrivava al collo.
A raccontare la vicenda di questo salvataggio da batticuore ci hanno pensato attraverso Facebook i Loving Animal Advocates del Nebraska. Lo hanno chiamato Sam. Soprannome: il cane dannato.
Proprio così: “Sam il cane dannato. E’ stato trovato nell’acqua fino al collo – si legge nel post che riguarda questo cucciolo sfortunato – con un lucchetto attorno alla gamba, incatenato a una diga. Anche se Sam ha diverse ossa rotte è felice e scodinzolante e chiede solo amore. Ci sono un sacco di cose che non sappiamo di Sam”.
Il suo corpicino, infatti, non è del tutto a posto ma è difficile stabilirne le cause. Di certo, prima di incatenarlo in quello che sarebbe dovuto essere il suo sepolcro liquido gli hanno rotto le zampette posteriori, forse per dargli ancora minori possibilità di trovare scampo.
“Non sappiamo se essere incatenato nell’acqua ha generato la malformazione di una delle zampe. Non sappiamo per quanto tempo sia rimasto incatenato nell’acqua. Non sappiamo chi possa ver fatto una cosa del genere ad un animale. Non sappiamo se la gamba deformata di Sam possa essere salvata. Quello che sappiamo è che Sam non se lo meritava. Gli daremo le cure di cui ha bisogno, liberandolo dal dolore cronico che lo affligge”, si conclude il post.