Un grappolo di 7 cuccioli di cane abbandonati al loro destino in un campo incolto, deserto, chiusi dentro a un vecchio forno da cucina. I piccini non ci stavano a morire così, e il loro pianto insistente alla fine li ha salvati. A udirne i gemiti sono stati infatti i carabinieri di Brancaleone, in provincia di Reggio Calabria. I militari stavano svolgendo un normale servizio di pattuglia quando hanno sentito quei guaiti.
Il pianto arrivava da un appezzamento vicino al campo sportivo, così i carabinieri si sono fermati e diretti da quella parte. Ma non c’era nulla. Nessuno. Finché nuovi lamenti li hanno guidati a un vecchio forno da cucina abbandonato. I cucciolini erano lì dentro. I piccini avevano ancora gli occhi socchiusi, dunque erano nati da pochissimi giorni.
I carabinieri si sono subito adoperati per soccorrere i cagnolini, e il sindaco della cittadina li ha prima presi con sé, poi li ha affidati all’associazione no profit Anime Randagie di Bovalino. Qui sono accuditi, ma intanto i carabinieri si sono messi sulle tracce di chi li aveva abbandonati. Tramite la visione dei filmati di una telecamera comunale situata nelle vicinanze, i carabinieri hanno potuto ricostruire tutta la scena risalendo infine al responsabile del reato. Si tratta di un uomo di 23 anni, abitante del posto, su cui adesso pende una denuncia presso la procura di Locri.