Combattenti i cani non ci nascono, ci diventano a suon di violenze, torture psicofisiche, somministrazione di droghe. Hanno attorno a sé persone che li scatenano contro loro simili dopo isolamento, deprivazioni, diete rigidissime. Per loro da ormai 18 anni Enpa porta avanti un progetto di recupero e rieducazione chiamato Mai più Ring. Sono pochi i cani che riescono a uscire vivi dall’inferno dei combattimenti clandestini, ma chi ce la fa ha una chance di tornare a una vita normale.
Ora Enpa lancia per questi cani fortunati nella loro disgrazia. L’obiettivo è procurare adozione a distanza per sostenere la riabilitazione di Bianca, Bred, Bully, Shrek, Kino, Penny, Sandro e gli altri cani ex combattenti in recupero, attualmente 16. Per l’adozione vera e propria serve ancora del tempo, ma intanto stanno imparando la fiducia.
Ad oggi l’Enpa ha rieducato e trovato una famiglia adatta a 40 ex combattenti. La presidente nazionale dell’Ente Carla Rocchi ricorda che in Italia “i combattimenti fra cani sono illegali”, e “chiunque promuove, organizza o dirige combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l’integrità fisica è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 50.000 a 160.000 euro. Purtroppo però questa pratica barbara è ancora presente e legata ai loschi affari delle mafie”.