E se l’erede è il cane? Possibile. A fare giurisprudenza in questo senso ci ha pensato una sentenza con cui nel 2012 il tribunale civile di Milano ha fatto prevalere le volontà della defunta sulle ragioni accampate dall’unica parente in vita. Era il 30 dicembre 2004 quando la signora Adele Boschetti veniva a mancare. Sola, aveva deciso e lasciato scritto che tutti i suoi averi andassero ai suoi amici cani. Per questo aveva indicato come erede universale la Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc).
La disposizione non era andata a genio alla parente della donna che aveva prodotto un altro testamento – successivo a quello in favore dell’associazione – in cui alcuni beni andavano appunto alla congiunta. Da qui la controversia, esauritasi nel gennaio 2013.
Il giudice della quarta sezione del tribunale civile di Milano, Daniela Marconi, ha accolto l’istanza presentata da Lndc confermando l’associazione come erede universale. Alla parente della defunta è andata malissimo, con tanto di onere di pagamento anche delle spese giudiziali.