La sua sordità non gli ha fatto avvertire il ronzìo, così il cane Stinger – un pitbull di 10 mesi con due splendidi occhioni blu – è stato preso d’assalto da uno sciame di api che gli hanno riempito il corpicino con centinaia di punture. Ma a quel dolore se ne sarebbe presto sommato un altro: i suoi umani infatti lo hanno immediatamente soccorso e trasportato dal veterinario. Poi, però, non sono mai tornati a prenderlo in quella clinica. Lo hanno abbandonato.
E’ accaduto nel Wyoming, negli Stati Uniti. Nulla lasciava presagire per Stinger quel triste destino. Lui passeggiava tranquillo nel suo giardino di casa, e deve aver infastidito le api andando a fiutare il loro nido. L’attacco è stato fulmineo: una nuvola di insetti lo ha massacrato di punture.
In pochi minuti il veleno aveva portato il cucciolone in condizioni critiche. Dunque la volata dal veterinario con i suoi familiari. I medici salvano il cane, che però deve rimanere in osservazione in clinica per qualche giorno. Gli umani dunque se ne vanno. Ma non tornano più. E Stinger non era registrato da nessuna parte, per cui era impossibile rintracciarli.
Il giovane pitbull è finito in rifugio, al LuvnPupz. Colpita dalla sua storia, la volontaria Carri Shipaila lo prende a cuore e se ne prende cura. Scopre anche che il cane ha altri problemi di salute. Ma lo rimette in sesto, condividendo i suoi progressi attraverso il profilo Instagram del canile. Oggi il povero Stinger è al sicuro ed è anche pronto per una nuova famiglia che non lo lasci più. Ha già sofferto abbastanza.