Paralizzato, quel cane, lo avevano abbandonato in una discarica e legandogli insieme le zampe posteriori, già bloccate dalla malattia. Era in una condizione pietosa il povero cagnolino trovato in India dall’associazione Animal Aid Unlimited, dedita alla protezione e al salvataggio degli animali. La segnalazione sulla presenza di un cane in estrema difficoltà era arrivata ai loro uffici da parte di alcuni passanti.
Quando i volontari sono giunti sul posto indicato, hanno visto il cane immobile in mezzo a cumuli di pattume. Non poteva muovere le zampe dietro non solo perché ne aveva perduto l’uso, ma anche perché qualcuno di davvero cattivo gliele aveva legate assieme. Raggiungerlo è stato semplice. Meno facile è stato soccorrerlo perché il cane – con tutto quel che aveva dovuto subire – era diffidente.
Alla fine i volontari ce l’hanno fatta, e l’hanno condotto presso la loro sede per esaminarlo. Si sono resi conto che il cane aveva un problema alla colonna vertebrale che lo rendeva paraplegico. L’hanno chiamato Comfy. Lavato, nutrito, accompagnato a una cuccia confortevole, il cane è sprofondato nel sonno. Al suo risveglio, però, l’indomani mattina, il suo atteggiamento era divenuto sorprendentemente aggressivo.
Cosa era accaduto?
Cosa era capitato? Il cane ringhiava e abbaiava contro gli operatori che tentavano di curarlo. Era un problema. Evidentemente, sentendosi al sicuro, il cane aveva perso le inibizioni e la sua frustrazione e la paura, il dolore e il terrore: era tutto esploso. I volontari erano decisi a fargli risalire la china della disperazione. Col tempo e la pazienza sono arrivati i progressi. Piccoli, ma costanti.
Alla riabilitazione comportamentale si è abbinata la fisioterapia, e poi in massaggi e gli esercizi. Cinque mesi dopo Comfy era un cane nuovo, ormai tranquillo con il personale dell’associazione ma anche in grado di camminare. Fino a poco tempo prima si trascinava solo con la forza delle zampe anteriori, e adesso invece può correre e giocare come gli altri suoi simili.
Con la salute è tornata la fiducia. Adesso è felice e per lui è una cosa nuova. Sentirsi bene: non l’aveva mai provato. Per Comfy si apre una nuova pagina nel libro della vita, e lo deve alla determinazione di chi ha creduto nelle sue possibilità di recupero.